Autismo- Approccio relazionale 


Si tratta di un approccio supportato dagli attuali studi di neuroscienze che vedono la mente umana come il risultato di complesse funzioni interagenti. 

 L'autismo (dal greco αὐτός, aütós - stesso) è un disturbo del neurosviluppo  caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provocano ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi. 

L'essere umano ha come caratteristica principe l'interesse per la socialità. Dal desiderio e il piacere per l'interazione con l'altro discendono tutte le più complesse funzioni cognitive che ci contraddistinguono. 

L'approccio relazionale ha come obiettivo primario quello di riaccendere questo desiderio di socialità, che per differenti ragioni appare sopito. Ogni bambino, anche il più restio e chiuso, con la giusta modalità relazionale, apre al piacere e al desiderio di interazione e una volta riaccesa quella scintilla, ogni forma di apprendimento risulta possibile. 

L'approccio relazionale vede il bambino come un individuo con tante potenzialità, in movimento e crescita, al quale dare fiducia.

Parliamo per metterci in contatto con l'altro, perché vogliamo trasmettergli i nostri contenuti mentali. Se non c'è bisogno e/o desiderio, la comunicazione funzionale e fluente difficilmente si struttura.  

Come diceva Platone, la conoscenza acquisita con l'obbligo non fa presa nella mente, lasciamo quindi che la prima educazione sia una sorta di divertimento e che parta dal desiderio.

L'approccio relazionale non è un approccio privo di regole ma le regole trasmesse sono quelle necessarie e utili al processo di crescita. 
Volendo fornire un supporto efficace e credendo nella sinergia delle parti in gioco, ci si rende disponibili ad effettuare osservazioni dirette nel contesto scolastico dei bambini, al fine di produrre un'azione congiunta di aiuto e supporto.


Dott.ssa Marta Schieppati

Laureata in Filosofia all'Università statale di Milano
Laureata in Logopedia all'Università degli studi di Parma
Master triennale in Pedagogia relazionale del linguaggio presso l'istituto Chassagny di Milano


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