Balbuzie

e difficoltà di fluenza verbale



La balbuzie è un disordine nel ritmo dell’emissione della parola, il bambino sa ciò che vorrebbe dire, ma fatica a dirlo a causa di involontari arresti, ripetizioni e/o prolungamenti di un suono.

 

Generalmente, la balbuzie si sviluppa in maniera graduale, con periodi di difficoltà, alternati a periodi di fluenza normale e presenta grande variabilità da persona a persona in termini di severità, frequenza e modalità.

 

Le difficoltà di fluenza verbale aumentano in caso di eccitazione, stanchezza, apprensione o fretta.

 

Tra i due e i quattro anni di età c’è una più alta probabilità di insorgenza di episodi di balbuzie, questa probabilità va poi diminuendo fino ai dodici anni di età. 

 

L’ 80% dei bambini che tra i due e i quattro anni di età, presenta episodi di balbuzie, riesce ad arginarli entro un anno dall’ insorgenza, con i giusti accorgimenti comunicativi attuati dagli adulti che li circondano.

 

Queste remissioni ‘spontanee’ sono spiegabili considerando questi episodi causati da un’incompleta maturazione della funzione linguistica, superabile con il tempo e i giusti accorgimenti.

 

Per questa ragione prima dei quattro anni di età del bambino, la presa in carico logopedica, si struttura rivolgendo ai genitori del bambino sedute di counseling comunicativo incentrate sull’individuazione e comprensione di personalizzate ed efficaci strategie comunicative, agevolanti la fluenza verbale del bambino.

 

La remissione, senza terapia diretta, avviene infatti quando la balbuzie non è ancora strutturata, ossia quando non sono ancora presenti reazioni emotive alla difficoltà di parola. 

 

Le reazioni emotive tendono infatti a cronicizzare questa fatica.

 

Se durante gli episodi di disfluenza è presente una tensione fisica associata, dovuta al tentativo di forzare le interruzioni involontarie, significa che il bambino sta cercando di fare qualcosa per superare le interruzioni di eloquio ed è quindi necessario intervenire direttamente con sedute dirette con il bambino e agire parallelamente sullo stile comunicativo degli adulti che lo circondano.

 

Lo scopo della terapia è quello di aiutare il bambino a sentirsi adeguato quando parla, diventando abile nell'utilizzo di tecniche di modificazione della sua fluenza verbale che gli consentano di arginare gli episodi di balbettamento quando insorgono e generalizzare un’eloquio spontaneo più fluente.

 

Dott.ssa Marta Schieppati

Laureata in Filosofia all'Università statale di Milano
Laureata in Logopedia all'Università degli studi di Parma
Master triennale in Pedagogia relazionale del linguaggio presso l'istituto Chassagny di Milano


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