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Progetto sperimentale 'TiAscolto'

A chi è rivolto il progetto 'TiAscolto'

Saranno selezionate sei famiglie con bambini nella fascia d'età 2-3 anni, con 

 diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico o sospetto diagnostico.

 

Operatori medico-sanitari coinvolti nel progetto di ricerca 'TiAscolto'

  • Dott.ssa Marta Schieppati - Logopedista per l'età evolutiva, specializzata in Pedagogia relazionale del linguaggio 
  • Dott.ssa -- - Psicoterapeuta per l'età evolutiva specializzata alla scuola di psicoterapia psicoanalitica 
  • D0tt.ssa ----- Neuropsichiatra infantile 

In cosa consiste il progetto sperimentale 'TiAscolto'

Vengono selezionate sei famiglie, con bambini nella fascia d'età 2-3 anni, con sospetto 
 diagnostico o diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico.

Ai bambini saranno proposte 2 sedute di terapia logopedica relazionale a settimana, con la Dott.ssa Marta Schieppati, per un arco di tempo di tre mesi. Le sedute saranno supervisionate dalla Dott.ssa .... ,Neuropsichiatra infantile e dalla Dott.ssa .... Psicoterapeuta per l'età evolutiva.

Ai genitori saranno proposti 10 colloqui a cadenza settimanale, da svolgersi nei tre mesi di durata del progetto sperimentale. 

Ai fini sperimentali, per comprovare l'efficacia del trattamento, è richiesto alle famiglie di sospendere o non intraprendere parallelamente altri percorsi riabilitativi nell'arco dei tre mesi di durata del progetto.

Gli obiettivi del progetto sperimentale 'TiAscolto'

Il progetto sperimentale proposto ha l'obiettivo di validare una presa in carico relazionale,

 in bambini con sospetto diagnostico o diagnosi dello Spettro Autistico. 
 
La presa in carico relazionale è

 frutto dell'integrazione del lavoro dei tre operatori medico-sanitari e si pone differenti obiettivi.

 L'obiettivo primario della presa in carico relazionale è quello di riaccendere nel bambino il desiderio di socialità e interazione. Nelle sedute dirette sarà favorito il contatto oculare, la comunicazione verbale e non verbale e si agevolerà l'ampliamento del nucleo di interesse del bambino.

I colloqui rivolti ai genitori si porranno l'obiettivo di accompagnare le figure genitoriali nel percorso di consapevolezza delle caratteristiche del proprio bambino, saranno individuate insieme strategie relazionali e comunicative volte all'agevolazione e alla gestione delle dinamiche d'interazione con il bambino.

In cosa consiste l'approccio relazionale?

Si tratta di un approccio supportato dagli attuali studi di neuroscienze che vedono la mente umana come il risultato di complesse funzioni interagenti.

 L'autismo (dal greco αὐτός, aütós - stesso) è un disturbo del neurosviluppo  caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provocano ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi.

L'essere umano ha come caratteristica principe l'interesse per la socialità. Dal desiderio e il piacere per l'interazione con l'altro discendono tutte le più complesse funzioni cognitive che ci contraddistinguono.

L'approccio relazionale ha come obiettivo primario quello di riaccendere questo desiderio di socialità, che per differenti ragioni appare sopito. Ogni bambino, anche il più restio e chiuso, con la giusta modalità relazionale, apre al piacere e al desiderio di interazione e una volta riaccesa quella scintilla, ogni forma di apprendimento risulta possibile.

L'approccio relazionale vede il bambino come un individuo con tante potenzialità, in movimento e crescita, al quale dare fiducia.

Parliamo per metterci in contatto con l'altro, perché vogliamo trasmettergli i nostri contenuti mentali. Se non c'è bisogno e/o desiderio, la comunicazione funzionale e fluente difficilmente si struttura. 

Come diceva Platone, la conoscenza acquisita con l'obbligo non fa presa nella mente, lasciamo quindi che la prima educazione sia una sorta di divertimento e che parta dal desiderio.



Il progetto è gratuito, trattandosi di una sperimentazione volta alla validazione di una presa in carico relazionale rivolta a bambini con sospetto diagnostico o diagnosi dello Spettro Autistico.

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